mercoledì 16 novembre 2011

Materne sostegno: il consiglio di zona 2 promuove una commissione congiunta


Il consiglio di zona 2 ha convocato per oggi, mercoledì 16 Novembre 2011 una commissione congiunta Educazione e la commissione Sanità e politiche sociali.
Riporto qui sotto la convocazione, cliccare per avere l'immagine in forma leggibile.
Sicuramente è da apprezzare l'iniziativa della zona 2 che intende affrontare l'argomento del sostegno. Il primo problema che hanno incontrato è stato quello di ricevere una fotografia relativa alla situazione sostegno dagli stessi uffici comunali che, sembra, non  riconosce come interlocutori.
Gli appunti sotto riportati sono parziali e incompleti e riguardano soprattutto la prima parte della riunione della commissione.
Vestendo anche i panni di consigliere di zona (della zona 9) mi rendo conto che tale opera è meritoria. Non nascondo la sensazione di mancanza di coordinamento con la giunta e con la commissione comunale. Non essendoci sincronizzazione si potrebbe rischiare di sovrapporre inutilmente i lavori. Questa impressione deriva dal fatto che come genitore, insieme ai presidenti degli altri poli continuiamo ad affrontare le stesse tematiche anche con l'assessorato all'educazione.
In ogni caso resta positivo il fatto che se ne parli e che eventualmente anche in altri luoghi se ne parli, magari arricchendo la partecipazione degli esperti e raccogliendo il contributo degli altri poli milanesi.

Sotto gli appunti presi al volo:

Data: 16 Novembre 2011
Commissione congiunta commissione educazione con “sanità e politiche sociali ...”

Presidente Sanità - Tranquillino: Vogliamo ottenere dei risultati. Questa roba qui parte in sordina, noi per primi daremo sequito per conseguire obiettivi. Questo è l'inizio. Abbiamo intenzione di procedere … l'impostazione si sta rilevando molto differente dalla precedente.

Consigliere zona 2 Battaglia: comunicare che è in atto la registrazione della commissione a seguito della comunicazione del dott. Provolo che autorizza a tutti a registrare. Dovrebbe essere votato il tavolo di lavoro con la commissione scuola.

Condigliere zona 2: ordine dei lavori. Non è pervenuto il materiale della commissione di questa sera. Vogliamo capire come viene gestita la commissione.

Consigliere Sardone: ordine dei lavori dato che è presente mezzo polo scolastico ed ho condiviso con loro, considerato che la mozione... richiesta delle educatrici.

Presidente educazione: Questione materiale, avevamo chiesto i dati del sostegno. Numero bambini e certificazioni. Ho ricevuto solo un documento parziale. Con l'elenco del num di bambini presenti nei poli di zona, ma non ci sono dati credibili sugli insegnanti di sostegno. Ci sono state difficoltà perché al settore è stato risposto che questo tipo di dati spettano ad altri settore scuola centrale. Bisogna lavorare per avere molti elementi in più di chiarimenti.

Battaglia: invitati o convocati.
Presidente Sanità - Tranquillino: questa commissione è da considerarsi in corso d'opera.
Presidente: sono stati convocati.
Presidente Sanità - Tranquillino: vorrei capire da Spadavecchia qual'è lo stato dell'arte. L'attività di sostegno.
Spadavecchia: come diceva il presidente. Fino all'anno scorso come rappresentante del liceo artistico Caravaggio per i progetti da realizzare nella scuola. Ho iniziato presso la Scuola speciale Pezzotti. Poi ho sempre fatto sostegno. Ora in pensione. Quando sono state chiuse le scuole speciali e c'è stata l'integrazione, l'inserimento veniva fatto senza che i docenti fossero preparati. Col passare del tempo le cose sono migliorate. Attuazione di attività di sostegno notevole. Soprattutto nelle elementari. Nelle superiori anni fa non c'era l'esperienza che si era già nel tempo formata nelle elementari. I docenti curriculari dovrebbero essere più preparati a seguire i bimbi. Solo che in genere il curriculare si rivolge al sostegno per portare via dalla classe il bambino che ha bisogno di sostegno. Molto spesso vedere che il disabile viene volontariamente mandato fuori dalla classe non è una buona cosa. I docenti di sostegno hanno in genere una buona preparazione. I corsi di formazione in realtà danno una infarinatura di tutto, poi il docente sul campo ha grosse difficoltà. Manca la conoscenza pratica. Soprattutto per quanto riguarda la sordità, forse perché è una esperienza particolare. I sordi vogliono il riconoscimenti della lingua dei segni. Loro la vorrebbero come lingua materna. Se non c'è la capacità uditiva è ovvio che bisogna trovare l'alternativa: la vista. Ci sono documenti scientifici che certificano che la lingua dei segni è una lingua. E' stato inviato a tutti i parlamenti del mondo e l'unica dove non è stata riconosciuta è l'Italia. La storia dei sordi ha le radici in Italia. C'è bisogno che i docenti di sostegno …. Spesso umanamente i docenti pur non avendo una preparazione lo accettano perché è l'unica possibilità per entrare nel mondo del lavoro. DSA disturbi specifici di apprendimento: dislessia, disgrafia discofonia (?). C'è una legge approvata l'anno scorso che dà le linee guida: riconosce l'esistenza di un disturbo e dice ache che non c'è bisgno del sostegno. Questo obbligherebbe ancora di più i docenti curriculari ad occuparsi di sostegno. Nel caso di Caravaggio ho suggerito di usare la ns insegnante di sostegno per fare corsi di formazione per i docenti curriculari. C'è un sacco di attività. Prima si sapeva che erano moltissimi nelle elementari e medie le DSA nelle superiori non se ne parlava. I ragazzi e le famiglie non vogliono che si parli di DSA... Alle superiori non veniva presentata alcuna documentazione. E solo quando avevano delle difficoltà nelle materie veniva fatto presente la DSA. Aumentano sempre di più, perché dichiarate dopo. I dislessici hanno bisogno del computer, della calcolatrice che può essere finanziato.
Genitori: purtroppo ci siamo fatti carico di un compito che non ci compete. Abbiamo cercato di fare una statistica ma i dati sono parziali. Gli uffici hanno già i dati.
Consigliera Zona 2: Uonpia (?) non interviene più con i provveditorati.
Consigliera zona 2 Sardone: il rapporto prima era imposto ora è consigliato. 1 a 2 1 a 3 1 a 1. Se rimana una facoltà del comune non possiamo come consiglio di zona chiedere al comune di rispettare i rapporti.
Ottolini: Normativa di riferimento Delibera regionale del 4/8/2011 nr. 2185. “Determinazioni in ordine al processo di individuazione e accompagnamento dell'alunno con disabilità ai fini dell'integrazione scolastica.” http://www.angsalombardia.it/objects/dgr4ago2011_9-2185.pdf
La commissione collegiale determina solo la scansione temporale della “visita”. La struttura redige una diagnosi funzionale che viene consegnata alla scuola. “..., nonché con indicazione se trattasi di patologia stabilizzata o progressiva ...”.

Interventi di genitori, PO e altri consiglieri ….

La seduda viene sciolta intorno alle 20:30.

giovedì 3 novembre 2011

Progetto educativo maggio 2012: incontro per zona 2




Metto qui sotto gli appunti che ho preso all'incontro del 3 novembre 2011 (ieri ormai) che si è tenuto in viale zara 100.
Una novità: Mancini è stato sostituito da Carli.
Gli interventi erano già schedulati e sono intervenuti  le PO, le funzionarie e qualche educatrice. Ai genitori non è stato chiesto di intervenire ne' è stato dato modo di prenotarsi.

Gli appunti sotto possono contenere errori nella trascrizione e sui nomi riportati, spero di rendere un'idea fedele dell'incontro.

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Partecipanti:
Bordogna
Mantovani
Don Colmegna
Mancini sostituito da Carli
Mantovani
arriverà anche Guida
  • PO, funzionari educatrici e alcuni genitori.
Introduzione Bordogna
Maggio 12 è un pretesto per incontrarci per incominciare a parlare di pedagogia.
E' la voglia di recuperare il gusto e l'orgoglio di questo mestiere. I temi lanciati sono occasioni per riflettere. Grazie ai vostri suggerimenti per delineare i punti di forza …
Mettere a patrimonio di tutti i punti di riflessione. Incontrarci nelle zone per condividere per arrivare a tutto il territorio, alle educatrici. Serve stimolare il dibattito e fare in modo che voi possiate restituirci suggerimenti e integrazioni. Sul sito è disponibile un indirizzo e-mail potete inviare messaggi. Al fine di costruire insieme un manifesto pedagogico. Alla luce dei cambiamenti che sono avvenuti.

Opuscolo del 1989: linee psico-pedagogiche per i servizi all'infanzia. Intanto sono cambiate tante cose e anche l'organizzazione del tempo. Siamo usciti fuori dai palazzi per costruire insieme il percorso.
Vale il percorso non solo il traguardo. E' il primo momento di riflessione che si allarga.

Pagani Carla Polo 3 zona 2:
Via della giustizia.
Riunioni come team di polo alle quali hanno fatto seguito incontri di collegio.
Criticità: tempi molto ristretti.
Positività: voglia di partecipazione, con soddisfazione per qualcosa che da tempo si aspettava, Bisogno costante e ripensamento della quotidianità. L'evento riveste una grande importanza può essere occasione per migliorare spazi, qualità del tempo a scuola da qui esigenza di aggiornamento e formazione.
Rivedere forme di partecipazione con le famiglie: non solo riunioni di sezione. Continuità educativa in rapporto con la scuola primaria. Necessità confronto tra i vari operatori.
Numero insufficiente di DOA ausiliari etc... La scuola fa da cornice a tutto il resto. Nella zona 3 vi sono un alto numero di stranieri e di diversamente abili. Si tratta di sviluppare sensibilità adeguata per sviluppare azioni reciproche valorizzazione delle diversità. Identità di appartenenza, mediazione culturale che ora è a carico delle educatrici.
In San Mamete: interventi di promozione.
Famiglia protagonista: coinvolti nel progetto “genitori crescono”. Ascolto accoglienza e supporto.
Temi: paure dei bambini e saluto al pannolino. Oltre al tema dell'apprendimento. Disponibilità dell'incontro verso partecipazione attiva. Condivisione di aspetti e di obiettivi.
Il bambino e la città che lo circonda: ascolto, esigenza e rispetto dell'altro. Per una città di tutti e per tutti.
Sondaggio all'interno scuola giustizia: bambini hanno risposto: +verde … + spazio.
  • +Qualità della città e anche + qualità della scuola.
All'interno dei singoli contributi tratti comuni … coerenti significativi e validi scientificamente.
Anche se i temi sono i soliti e scontati penso che si debba partire proprio da questi temi. Come afferma Berry.... proprio quando non sappiamo dove andare inizia il nostro viaggio.

Daniela Bardelli UE 9 del polo 3:
concordo con tutte le riflessioni della sig.ra Pagani. Ho buttato delle suggestioni parlandone nei collegi e mi ha stupito vedere il grande entusiasmo. Voglia di ritornare a parlare e ad approfondire, ragionare, trovare nuove soluzioni, nuovi spunti di discussione. Soprattutto scuola di via Cisalpina dove ci sono 9 (13) etnie diverse. Il fatto che ci abbiate dato dignità e voglia di metterci in gioco, di dire la nostra e farci sentire protagonisti.
Leggerei le cose dei flash:
Il manisfesto è stato un occasione per fermarsi, respiro, l'allegria alla mente. Ci ha fatto tornare l'entusiasmo. In questi anni di stasi spesso abbiamo vissuto di rendita. Il mondo intorno si muove … richiede la nostra attiva partecipazione. Disponibilità fantasia e creatività. Diverse etnie canali espressive non solo verbali: arte, colori.
Tema dell'ascolto del bambino e da parte del bambino. Tempo per fermarsi guardare e fantasticare muovono verso la curiosità. Guardare i propri figlio e stupirsi dei propri figli.
Gli esperti urbanisti dovrebbero fermarsi e ripensare l'ambiente. Sfida per il bello: gara dei bambini per l'orto più bello. Il bello presente anche nelle piccole cose e soprattutto in periferia. Povero non significa necessariamente poco bello.

Marta Pugliese Polo3
Obiettivo educazione: creare possibilità di inventare e scoprire. I servizi educativi riferimento in società che cambia. Trovare linguaggio comune tra i soggetti che lavorano nei servizi educativi, rafforzati da corsi formativi non sporadici ma continuativi.

UE 7 Daniela Polo 3
Nuove tipologie di famiglia: culture diverse. Fondamentale coinvolgere le famiglie per cui il nido è il primo approccio sociale. Obiettivo comune crescita armonica dei nostri bambini. L'anno scorso genitori crescono ci ha offerto spunti che troviamo all'interno del manifesto pedagogico.
Questionario: paura e le regole.
Genitori possibilità di conoscersi meglio tra loro. Laboratori: iniziale difficoltà per coinvolgere le famiglie, poi si è rilevata un ottima occasione. Drammatizzazione della storia di cappuccetto rosso (?). Esigenza del patto di corresponsabilità. Regole educatrici e genitori hanno individuato regole comuni a cui attenersi, ne nascerà un libretto che i genitori uscenti regaleranno ai nuovi come un passaggio di testimone.

Vista l'esperienza e la positività si spera che l'esperienza si possa ripetere.

Polo 4
scuola (polo) multietnica. La scuola giocosa permette percorsi naturali perché è all'interno del parco trotter. L'iniziativa maggio 12 è stata presentata alle educatrici suscitando entusiasmo.

Educatrice collegio scuola Giacosa
Necessità di ripensare le linee educative, la centralità del bambino che vive una realtà molto complessa, multiculturale. Parallela ad una serie di fenomeni della società attuale.
E' importante prevedere dei momenti di ascolto del bambino e il coinvolgimento delle famiglie. Che richiede una sorta di assunzione di responsabilità del modo che si ha di essere con il bambino.
Frutto di una riflessione “apertura al privato” per i servizi all'infanzia. In cosa consiste quest'apertura al privato. In che modo si può garantire …. i soggetti che entrano a cooperare con la scuola.
Punto 5: bambino in contesto complesso, la città in cui vive: lavorare sui bambini comunque proprio perché la sfida è quella di lavorare con un bambino con il proprio bagaglio culturale di provenienza riconosciuto e condiviso.
Punto 10: professionalità educativa, pensare a nuovi modelli di educazione: le reti di lavoro con cui le scuole potrebbero collaborare. Anche delle tecnologie. Le nuove tecnologie potrebbero essere un modo di condividere e allargare. E' possibile dal momento che per molti educatori l'utilizzo di strumenti informatici non è ancora diffuso e allargato.

Educatrice Lina Bruscolini: tempo famiglia giacosa
Promotrice Mantovani nel 85-86 in cui venivano presi gli elementi elaborati nel manifesto pedagogico. Anticipasse l'ingresso del bambino a scuola. I genitori all'interno come coppia dove propongono il loro modello famigliare confrontato con le operatrici che operano nel servizio.
Servizi che in questi ultimi anni sono stati lasciati da soli. Sostenuti e valorizzati apportando anche modifiche e miglioramenti. Anche perché sono servizi all'interno delle zone accogliendo modifiche ed evoluzioni all'interno della società. Vi è anche l'occasione di avere un confronto con i genitori stranieri.
Vorrei la possibilità di questi incontri e di questi percorsi dia la possibilità ai servizi che già operano sul territorio di rafforzarsi ed essere sostenuti da voi.

Polo 5 Maria Luisa ….. ue 13
Scuola dell'infanzia 6 sezioni con 1 primavera 2 nidi (79 bambini). Dopo l'incontro allargato ho convocato le educatrici ed esposto il progetto maggio 12. E ci siamo interrogati e analizzati alcuni punti. La scelta come primo impatto: le esperienze. I 3 collegi hanno preparato un documento.
2 argomenti:
Uno legato ai nidi: mi sono resa conto che sono sempre molte le famiglie che vogliono iscrivere. Molti al momento dell'inserimento chiedono subito al tempo prolungato per paura della precarietà. Molte famiglie ci chiedono tempi più lunghi. Si perde la centralità del bambino. Il breve tempo di inserimento non ci dà tempo per conoscere e approfondire. Oltre ai problemi logistici anche per le assenze delle DOA. Padova e Venini supera l'80% di bimbi stranieri. L'aumento è stato graduale e ha dato alle educatrici tempo per adattarsi. 16 etnie. Ci sono gruppi + aperti, altri +chiusi. Altra situazione: è complicato pianificare dei progetti. Non possiamo puntare molto in alto, vi sono bambini con problemi con la lingua italiana.

Sezione primavera: la realtà è al 4° anno, le educatrici accolgono positivamente il passaggio. C'è un piccolo problema: mi sono trovata al momento concreto la domanda “ma ci sono tanti stranieri”. Dobbiamo lavorare sulla cultura dell'accoglienza. Non abbiamo nessun problema con gli stranieri. Il personale educativo è abituato. Ha trovato delle linee per andare avanti e convivere bene. Vogliamo che anche dall'esterno, lo straniero, non fosse vissuto come un disagio.

Educatrice Renza Vigato
Argomento famiglia protagonista: 75% famiglie straniere. Confrontarsi e riflettere con le famiglie. Spesso di fronte a famiglie diverse ed allargate. Progetti di vita lunghi o brevi. Diversi ruoli sociali e di genere appresi nei paesi di origine. A scuola accogliamo interi mondi: lingue e tradizioni. Non possiamo avere più una visione rigida della famiglia. Accogliere e comprendere. Fragilità dovuta all''incertezza dei ruoli al loro interno. Il rapporto con le famiglie non deve essere improvvisato ma costruito giorno per giorno. Dialogo: scuola famiglia territorio.
Fondamentale importanza mediatore linguistico culturale: circolare ministeriale.
Rapporti autentici con le famiglie. Forte assunzione di responsabilità da entrambe le parti.
Si tratta di riconoscere l'importanza di confrontare e intrecciare competenze genitoriali.

Ivana Cazzaniga UE13
Il nido ha tanto pensato, si credeva poco il tempo e abbiamo tanto cambiato. Ci sembra attuale la conoscenza contro il pregiudizio e la paura. Il nido per il quartiere Padova è una risorsa. E' un luogo di incontro. Giorno dopo giorno i genitori tessono una rete di scambio, amicizia e aiuto. Oggi è trasversale non solo per le famiglie straniere. All'interno del nido abbiamo costruito un laboratorio di giochi dove i genitori possono collaborare. Oggi capita che una mamma appena arrivata in Italia, già conosce delle educatrici tramite passaparola. Il problema della cura: un bambino ben curato sarà un bambino in grado di prendersi cura.

Laura Zanetti Polo 5 Nido Venini
Ci ha maggiormente colpito il tema dell'ascolto, del coinvolgimento. I servizi per l'infanzia sono beni per tutti. Non solo il bambino viene accolto ma tutta la costellazione famigliare. E' fondamentale costruire rapporti autentici con le famiglie. Fiducia.
Per il genitore e bambino può essere una fatica passare da casa al nido. Per il bambino uscita e rientro a casa sono azioni subite. Osservando le famiglie di oggi ci siamo resi conto che esiste una immagine di famiglia e il mondo del lavoro. Spesso i genitori tendono a delegare alle baby-sitter. Noi le accogliamo cercando di trovare momento di scambio e condivisione.

PO Calvi Polo 23
La scuola Muzio non ha funzionaria.
Il manifesto molto incisivo. Famiglie di Milano aumento del bisogno sociale. Oltre i bisogni dei bambini, individuare le esigenze dei bambini. Oggi non hanno solo una fonte di apprendimento, apprendono anche con i genitori in vari ambienti. A scuola: confronto tra i pari. Apprendimenti hanno significati se si possono collegare. 2 Aspetti che mi hanno colpito: inclusione molto forte delle famiglie. La ….. degli educatori. I quali hanno i loro bisogni: aumentare capacità osservativa. Strumento continuo quotidiano su come intervenire. Devono approfondire le competenze. Quella curiosità che hanno i bambini. C'è bisogno di adultità: le proprie ansie. Formazione permanente. Quando vogliamo sostenere le figure educative.... le educatrici devono . Inclusione delle famiglie: verbali delle multisezioni. Contenuti di sezione: le maestre fanno tante cose. A volte manca il “come fare”. Metodologia con i genitori.

Palmieri Ivana
Punti di riflessione sulla professionalità degli educatori. Cosa promuove la professionalità degli educatori. Nasce dall'approfondimento, dal confronto e dalla definizione del proprio ruolo. Negli ultimi 20-30 anni trasformazione famiglia e nucleo famigliare. Risposto con una certa competenza alle esigenze delle famiglie. Apprendimento, socializzazione, relazione. L'importanza dello stimolo culturale verso il bambino. Maturato aspetti di valutazioni. Non si può più lavorare nella fascia 0-6 anni mette al centro il bambino che ha una storia, ha un prima e un dopo. La competenza dell'educatore risiede tra il sapere e il fare, saperlo condividere e comunicare. Per l'educatore essere di sostegno per il bambino e la famiglia ma fermarsi ad un certo punto. Capacità di comunicare tra adulti e colleghi.
All'interno della continuità educativa.... c'è l'educatrice.

Educatrice Nido Pallanza
Mi hanno chiesto di parlare della mia professionalità. I bambini della primavera sono tutti grandi...
Il piacere di attendere il ritmo di ciascun bambino. La sezione primavera ha un po' più di serenità.
Posso andare a trovare i bambini del nido. La primavera di via Pallanza avendo solo 20 unità è molto più gestibile. La scelta della primavera da parte dei genitori è stata pedagogica. In tre anni ho potuto fare 3 corsi di formazione. L'esperienza della primavera richiede una elasticità mentale particolare.

Daniela Pagani Infanzia Via Fortis Polo 23
Scuola senza funzionaria. La fatica che viviamo giornalmente non ci deve scoraggiare. Non abbiamo avuto la possibilità all'interno del collegio quindi porto il mio piccolo contributo.
Il tema dell'ascolto è prioritario. Se le famiglie possono essere ascoltate possono partecipare meglio. In questo momento il desiderio di partecipazione attiva non può essere lasciato indietro. Lavoriamo un po' tutti perché venga favorita la partecipazione attiva delle famiglie.

Cristiana Piloni nido 3 zona 2 Cooperativa Eureka
2 anni di gestione del servizio sono emerse varie criticità. Teniamo tantissimo a sottolineare l'importanza che ha il bambino. Che ha esigenze sempre diverse. Le difficoltà ci sono e sono tante ma è tanta anche la volontà di superarli. Le educatrici dei nostri nidi sono giovani. Per noi la conciliazione dei tempi nidi e famiglie è importantissimo. E i tempi possono cambiare nell'arco di 1 anno. Bisogna pensare anche come portare avanti la continuità con l'esigenza di cambio dei tempi. Molte volte i genitori stessi ci aiutano anche nella mediazione linguistica tra loro. E' importante anche formare il personale educativo e di coordinamento. Ci confrontiamo tutti i giorni con questi cambiamenti.

Mantovani.
2 parole: anche i bambini imparano ascoltare.
Stimolare culturalmente i bambini.
Nuove forme di partecipazione per le culture diverse.
Don Colmegna
Soprattutto guardando la scelta di arrivare a maggio è un patrimonio per la città. Un patrimonio di carattere educativo che è parte della città. E' un elemento straordinario, è un impegno che ci prendiamo un po' tutti. Il cammino da fare è individuare dove sono le criticità.
Finzi
Colpita dalla quantità di esperienze che sono state fatte, per forza. La realtà ha imposto delle modifiche. Esempio l'accoglienza delle famiglie straniere vanno in mille rivoli. Ognuno si è dovuto inventare qualcosa da solo. Una materia che cresce. La bravura delle educatrici deve essere condivisa. Il luogo dove il dibattito possa essere condiviso.
Guida
Il 3° incontro di zona e mi convinco sempre di più che quando ho chiesto aiuto al gruppo degli esperti, il gruppo ha proposto un confronto e mi conferma che è stata la scelta giusta. Ho avuto l'incarico del sindaco di occuparmi dell'educazione. Avevo un ricordo bellissimo del comune di Milano ho trovato tanti problemi, me ne sono resa conto dopo 1 mese. Il patto di stabilità ci impediva di fare delle cose concrete. Sorpresa anche trovare il comune in bancarotta come la nazione. Partendo dal fatto che abbiamo risorse incredibili: famiglie funzionari che lavorano. Perché non creare un patrimonio condiviso per affrontare questi anni. In questi incontri sto scoprendo una narrazione spettacolare della città. Mentre la città cambia in maniera vertiginosa, meno male che è stato mantenuta il patrimonio della professionalità di educatori e funzionari. Il nuovo manifesto itinerante sarà una narrazione collettiva. Le scelte amministrative si faranno, ci si scontrerà. Credo che se si valorizza quello che è stato detto stasera … come si fa ad essere agenti di cambiamento in un momento in cui abbiamo sempre più bisogno di cittadinanza attiva. Fa piacere che vengano narrate anche la parte dei nidi accreditati visto il cambiamento. Dobbiamo capire quali sono le soglie di attenzione sotto cui non andare.


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mercoledì 12 ottobre 2011

Martedì 18 ottobre: Incontri con gli assessori per zona 2 e 9



Per Martedì 18 Ottobre 2011,

il Vice sindaco e assessore a Educazione e istruzione, Rapporti con il Consiglio comunale, Attuazione del programma Maria Grazia Guida, insieme all'assessore Assessore alla Casa, Demanio, Lavori pubblici Lucia Castellano,

promuovono un incontro con i responsabili delle strutture scolastiche di zona 2 e 9.

 "... hanno il piacere di incontrarVi per un primo momento di condivisione sia delle Vostre proposte innovative rivolte all’utenza sia a rendere il più funzionale possibile le strutture che ospitano le scuole di Milano.

 Vi aspettiamo pertanto il giorno 18.10.2011 alle ore 14.30 (e 16:30) -
presso la Sala Cazzani – Via G.B. Pirelli, 39 – Milano – Piano Seminterrato
 Si pregano i Dirigenti Scolastici di inoltrare l’invito ai propri Presidenti d’Istituto ..."

 Cari genitori siete pronti per condividere proposte innovative per rendere più funzionale possibile le strutture che ospitano le scuole di Milano?

Avanti con i suggerimenti.

mercoledì 7 settembre 2011

Nuovi orari e DOA dipendenti di cooperative scuole materne

Per chi ha figli alle materne comunali milanesi, sappia che una variazione strutturale senza alcuna condivisione con i consigli scuola è avvenuta. Da quest'anno c'è la novità che DOA saranno prese dalle cooperative.



DOA sta per Dotazione Organico Aggiuntivo. Dovrebbe essere l'educatrice che aiuta un po' tutte le classe e che alla fine, con l'esiguo numero a disposizione, riescono appena a sopperire alle assenze per malattia delle altre educatrici.

Questa è la politica della partecipazione?

Come consigliere di zona ho presentato una interrogazione. Seppur inutile... altrimenti cosa ci resta da fare?




Per quanto riguarda i nuovi orari, è stato chiesto dai rappresentanti dei genitori, soprattutto dai genitori "storici" perché il ritorno alla vecchia modalità permette di avere, forse, una maggiore compresenza delle educatrici. Forse un ora in più. Primo perché l'orario non continuo permette di gestire con meno educatori i bimbi che faranno il pre-scuola e secondo rendendo più impervio le modalità per chiedere il pre-scuola.

"....
in seguito ad accordo tra assessore e genitori nel presente anno scolastico si ritornerà agli orari che le nostre scuole d' infanzia hanno sempre avuto e che favoriscono una maggiore coopresenza del personale educativo.
Di fatto il servizio dalle 9 alle 16 o 16,30 è offerto a tutti; per avvalersi di pre e doposcuola i genitori dovranno passare in segreteria a compilare un apposito modulo. Occorrerà un tempo per andare a regime con il nuovo orario, ci vorrà qualche settimana dal momento che alcuni vecchi frequentanti non sono ancora rientrati.
Inoltre per avvalersi dell'orario 7,30- 8 i genitori dovranno presentare domanda e relativa documentazione al Consiglio di scuola. ..."
"

sabato 11 giugno 2011

Avanti con le mozioni per un nuovo assetto




In tempo di campagna elettorale per le elezioni del sindaco, i rappresentanti dei genitori hanno fatto pervenire ai candidati sindaci delle domande per capire quale il loro parere in merito alle esigenze espresse per le scuole di infanzia milanese. La  lettera integrale è pubblicata all'indirizzo http://www.lamaternachevorrei.it/lettera-ai-candidati-sindaco
Le risposte sono pervenute da parte dei candidati: Sinistra - PisapiaMoVimento 5 Stelle - Calise , Pensionati - Fatuzzo.

Ora ai genitori che sono nei consigli di polo tocca attivare il cambiamento e vigilare che ciò avvenga. Ed eccoci con le nostre bozze di mozioni che andremo a proporre in tutti i consigli.
".... 
CHIEDONO

che la Sua Amministrazione avvii un confronto e un dibattito costruttivo e condiviso per la revisione e nuova stesura della Carta dei Servizi delle Scuole e dei Nidi d'Infanzia.

Inoltre,

CHIEDONO

che l'organizzazione oraria per l'anno scolastico 2011-2012 garantisca la qualita' del Servizio, comunale ed accreditato,
...."

A presto e tanti auguri per i nostri figli.

venerdì 25 febbraio 2011

Incontro rappresentanti genitori assessore scuola





Le scuole di infanzia e i nidi comunali di Milano sono suddivisi in 24 Poli.
Ogni polo comprende più scuole circa 10 materne e altrettanti nidi. Il calendario degli incontri è in questo documento.

Il 22 Febbraio 2011 è toccato ai genitori (Presidenti del consiglio scuola) e alle PO (Posizione Organizzativa) incontrare l'assessore scuola del comune di Milano. I genitori eletti nei consigli scuola si tengono in contatto tra loro tramite il sito http://www.lamaternachevorrei.it/ . Il sito riporta anche gli aggiornamenti di questi incontri: ciclo-di-incontri-assessore-presidenti-dei-consigli-di-scuola.

Riporto qui alcune parti che possono destare la mia sorpresa.
In merito alla percentuale di bimbi gestiti dal pubblico scopro che viene scomodato il "trattato di Lisbona" considerando che 17000 sono gestiti dal comune e 11000 dai privati.
MOIOLI:
“17000 posti sono piu’ del 50%, contro il 30% previsto nel trattato di Lisbona. Nessuno in
Europa e’ riuscito a fare come noi. ..."


Il gruppo dell'assessore ricorda ai genitori che "oltre ai Nidi e alle Scuole dell'Infanzia esistono per i bimbi e le Famiglie altre modalità di socializzazione e progetti gratuiti: Tempi per le Famiglie, Centri Prima Infanzia e Spazio Gioco."

Viene sottolineato che c'è stato un aumento non previsto (+10) di bambini diversamente abili.

In merito all'inglese:


PAGANO:
“Esistono corsi di formazione triennale per i nostri Educatori finalizzati all'insegnamento della
lingua inglese nella scuola dell'Infanzia. In alcune scuole alcune Educatrici insegnano l'inglese
ai bimbi su tutte le fasce d'età a livello curricolare. Le insegnanti madrelingua lavorano solo sui
bambini di cinque anni.
Ogni UE ha almeno un'Educatrice che conosce l'inglese, per cui organizzare incontri con
l'insegnante madrelingua non è un problema: sarà lei a tradurre”.
I genitori:
Il progetto è dedicato solo ai bambini di 5 anni; noi chiediamo che venga esteso anche a quelli

di 3-4. Moioli e i dirigenti sono d’accordo.
Una delle risposte che la dice lunga sulla trasparenza della pubblica amministrazione. Non è la pubblica amministrazione a rendere consultabili gli atti. Sono i genitori/cittadini a doverli richiedere:
MANCINI e MOIOLI:
“Nella delibera che potete richiedere è citato l'elenco degli indicatori”.
Sembra una corsa ad ostacoli.

Trovate il verbale integrale sul sito al link verbale-incontro-22-2-2011-assessorepresidenti-poli-1-6




lunedì 7 febbraio 2011

Argomenti prossimo consiglio scuola


Volantino che cercherò di distribuire da oggi nelle scuole del polo 23



CONSIGLIO SCUOLA

Ciao,
mamma, papà, educatore, educatrice, commesso, commessa:
hai argomenti da proporre da discutere nel prossimo consiglio scuola?
Contattami, se potrà essere oggetto del prossimo consiglio scuola, convocato a breve, sarà discusso.

Antonio Laterza (papà) Presidente Consiglio Scuola Polo 23
Puoi contattarmi su facebook (http://www.facebook.com/#!/anlater)
via mail (antonio.laterza@gmail.com)
via blog in cui scrivo della scuola di infanzia (http://infanziaragusa.blogspot.com/)

giovedì 3 febbraio 2011

Edilizia scolastica e cose che funzionano







Un grazie grandissimo va innanzitutto alle commesse della scuola di infanzia Ragusa. Lo si sapeva che tra le commesse e la scuola c'è una bella collaborazione: in barba a chi spinge per cooperativizzare i servizi del comune.

All'articolo e video denuncia Edilizia scolastica e pulizia dei marciapiedi la prima persona a muoversi è stata una commessa della scuola di infanzia. Sono poi arrivati spruzzi industriali dell'AMSA che hanno ammesso di non essere mandati da nessuno ma che era ordinario intervento: chissà come mai in questi mesi l'ordinario intervento non s'è visto.

Non è da dimenticare che l'assessore comunale scuola e l'assessore regionale sanità hanno dato una risposta alla mail inviata mostrando l'interessamento.

Lo confesso e lo credo: è stato come sparare ad una mosca con un cannone e la prima immagine che mi è balenata per la mente è stata una scena del film Le Vie Del Signore Sono Finite: Troisi e il Duce.

Non è da dimenticare che è stato pulito ma sotto le grate con vetri rotti ci sono stanze sporche che sembrano case di topi.

Luca, un genitore, ha letto quanto affisso in bacheca e ha scoperto che anche la ditta che fa le pulizie avrebbe dovuto effettuare la "scopatura" del marciapiede con frequenza bisettimanale.


Ma allora? Si dovrebbero leggere meglio i contratti e farli rispettare.
Ma con tutto questo dove vogliamo arrivare?
Io un idea me la sono fatta: mamme, papà, educatrici, commesse perché non raccogliamo le cose che non vanno, iniziando dalle cose che si possono sistemare a costo zero?

Perché avete quel telefonino di ultima generazione e non lo usate?
Perché avete comprato quella bella macchina fotografica e non la usate?

Il fatto che ci sono cose grosse che non funzionano non sia la giustificazione per accettare tante altre cose che non funzionano.

Mio profilo facebook:anlater

martedì 1 febbraio 2011

Edilizia scolastica e pulizia dei marciapiedi


Aggiornamenti ore 7:10 del 2 febbraio 2011:
Fino ad ora nessuno mi ha contattato, comunque 2 visitatori dal comune avranno letto. Sicuramente con scarsissima attenzione visto che in media hanno letto per 1 minuto e 13 secondi:

Molto più interessati, per fortuna, sembrano essere quelli della ASL, sono passati di qui in 4 e mediamente hanno dedicato attenzione per 3 minuti e 18 secondi:


Vedere in fondo alla pagina gli ultimi riscontri ed evoluzioni.









Ieri 31 gennaio 2011, l'associazione di zona 9 di Milano ha manifestato in piazza della scala contro i mancati interventi di una amministrazione comunale che lascia cadere a pezzi le proprie scuole.



A volte anche con mancanza di sicurezza per i nostri figli.
Un rappresentante delle istituzioni si è affacciato:

Questa mattina accompagnando i miei figli a scuola (via Ragusa 5) ho notato per l'ennesima volta la sporcizia del marciapiede della scuola. Pensare che nella stessa scuola c'è anche un centro della ASL.

Se questa è la pulizia e la cura mostrata c'è poco da stare tranquilli.
Non solo l'edilizia scolastica lascia desiderare. Anche le pulizie nei luoghi di accesso alle scuole Milanesi sono al limite della decenza, diciamo fuori decenza.

Manca la passione delle cose fatte bene. Dov'è la dedizione alle cose di cui ci si occupa? Non è solo un problema economico è fondamentalmente un lassismo.

Un signore milanese mi dice che il guaio di Milano, la sporcizia di Milano è dovuta alla mancanza di portinai. Il regolamento comunale stabilisce che il condominio deve prendersi cura del proprio marciapiede.

Sopra il video girato questa mattina sul marciapiede della scuola dei miei figli.

E' un marciapiede che è li a testimoniare lo stato.

Andando verso l'ufficio vedo che qualcuno ancora i marciapiedi li pulisce.


Allora cosa aspettiamo? A chi segnaliamo questo stato di cose che non ha bisogno di milioni di euro di investimento e che è risolvibile con zero euro?

PS: ho inviato mail, ed eventualmente invito anche voi a mandare e a segnalare indirizzi, a:
presidente consiglio zona 2:  luca.lepore@comune.milano.it
assessore comunale scuola:     assessore.moioli@comune.milano.it
assessore sanità lombardia:    luciano_bresciani@regione.lombardia.it (via Ragusa 5 è sede di una struttura della ASL)

Qui sotto le evoluzioni e gli aggiornamenti:
ore 14:40 del 2 febbraio 2011: Risposta via mail dell'assesore Moioli:
Gentile Sig. Laterza,
in riferimento alla Sua e-mail in cronologia, al fine di richiedere un
tempestivo intervento dell'AMSA, Le chiedo cortesemente di conoscere
l'ubicazione esatta dei marciapiedi per i quali è necessario chiedere il
suddetto intervento.
Cordiali saluti
Dott.ssa Mariolina Moioli


ore 15:11 del 2 febbraio 2011: Risposta assesore regionale sanità Luciano Bresciani, gira ad assessore comunale (?) Cadeo:


Si trasmette per quanto di competenza la segnalazione ricevuta dal Sig.
Laterza.
Cordiali saluti

Segreteria Particolare

Assessore alla Sanità
Regione Lombardia

----- Inoltrato da .............. Regione_Lombardia il 02/02/2011 15.08


sera del 2 febbriaio 2011: sembra che il marciapiede sia stato pulito. Vediamo con la luce del giorno...
intanto mi viene in mente una battuta di Troisi in un suo film: Le Vie Del Signore Sono Finite: Troisi e il Duce

martedì 25 gennaio 2011

Primo Consiglio Scuola polo 23


Premetto che questo non è il verbale dell'assemblea ma un resoconto personale.
Il verbale sarà affisso nelle scuole.

Martedì 25 gennaio 2011
si è tenuto il primo consiglio scuola convocato dalla PO del polo 23 con ordine del giorno:

Elezione presidente, Elezione giunta,Nuove iscrizioni,Varie ed eventuali


Alla riunione avrebbero dovuto presenziare i rappresentanti dei consigli di zona 2 e zona 9. Vedrò di contattare i presidenti per capire il motivo di tale assenza. E' stato sottolineato che i fondi che i consigli di zona hanno girato alle scuole sono stati esigui.

Prima di procedere con l'ordine del giorno è stato fatto un breve punto sulle votazioni del 27 novembre 2010 relative alle rappresentanze in seno al consiglio scuola delle componenti: educatori, genitori, personale ausiliario.


Le materne del polo 23 hanno avuto un affluenza media genitori del 6,6%. La scuola di infanzia Ragusa si è distinta per una alta percentuale di votanti. I risultati saranno affissi nei prossimi giorni. Presso i nidi accreditati nessun genitore ha votato. Ma lo sapevano che c'erano le votazioni?

Spiace rilevare una così scarsa affluenza, daltronde che ci fosse poco interesse lo si era notato anche dalle pochissime candidature dei genitori.

Si è proceduto alla elezione di presidente (un genitore) e giunta (due genitori) e si è poi passati alla descrizione delle novità relative alle nuove iscrizioni come riportato sul sito del comune di Milano.

Il comune di Milano ha assunto il 31 dicembre 163 educatori più 50 (o 60) insegnanti di sostegno. In verità questi numeri discordano con quanto riportato da articoli di giornale citati nell'articolo: il-comune-di-milano-assume-165.html

Il polo scolastico 23, eccetto una sede, risulta ad oggi coperto delle DOA.

Si è fatto cenno della situazione di disagio venutasi a creare alla scuola Ragusa, il 10 gennaio 2011 al rientro dalle vacanze: edilizia-scolastica-milano.html e una educatrice ha sottolineato fortissimo disagio emotivo in cui si sono trovati i bimbi in quel giorno e nei successivi. In merito ad una risposta data ad una mamma del tipo ... è un servizio pubblico, è così ... la direzione ha preso posizione contraria e ritiene che il servizio pubblico deve essere il migliore possibile. Probabilmente nella concitazione è stato frainteso. (bah!
Resta il fatto che la frase è stata udita in senso negativo dai genitori e non è stata espressa nè da educatori nè da ausiliari)

Un genitore ha chiesto perché non si ricorra a cooperative per la gestione degli orari scomodi per la scuola. Tale proposta è stata rigettata, dai presenti dopo discussione, in quanto risulta contraddittorio parlare di privatizzazione in un contesto di gestione pubblica. La totalità dei presenti ha ritenuto che la direzione in cui andare fosse quella di una migliore organizzazione del servizio da parte degli educatori. Gli stessi educatori che con la loro presenza costante sono i punti di riferimento per i bambini.
Quello che invece sta già passando a cooperative, in alcune scuole, è il lavoro svolto dal personale ausiliario. L'unico rappresentante del personale ausiliario era assente per malattia.
La scuola Ragusa ha sottolineato che nella propria scuola c'è un ottima collaborazione con il personale ausiliario. Risultato di accordi che si è riusciti a fare in passato con i rappresentanti. Altre scuole vorrebero perseguire questa strada del dialogo per avere lo stesso tipo di collaborazione

E' stata sottoposta e votata da tutti, tranne una astensione la mozione relativa alla carta dei servizi:
Visto e considerato che la giunta comunale ha approvato sia la "Carta dei servizi dei nidi d’infanzia" sia la "Carta dei servizi delle scuole dell’infanzia", e appurato che le stesse non sono ancora a disposizione dell'utenza,

chiediamo
che la Direzione renda pubbliche fin da subito le due carte dei servizi per consentire a chi si iscrive o ri-iscrive di prenderne visione, all'atto dell'iscrizione, e comprendere quali prestazioni sono erogate, con quali modalità e con quali standard di qualità.

Ultima proposta: sarà preparato un prospetto con la mappa dei lavori da fare sulle strutture del polo con particolare riguardo agli interventi relativi alla sicurezza.
Riunione di giunta giovedì 10 febbraio 2011.

Edilizia scolastica Milano

Lunedì 10 gennaio 2011 al rientro dalle vacanze alla scuola di infanzia Ragusa erano in corso le ultime operazioni di pulizia a seguito di lavori di pavimentazione. I bambini sono stati dapprima raccolti in due classi non ancora pulite e poi portati in una sala (la famosa sala mensa del ragionier Fantozzi?) dove hanno assistito alla proiezione di un paio di filmati.

L'evento in se è di poco conto, se non fosse per alcune situazioni al contorno poco piacevoli. Ad una mamma che chiedeva spiegazioni e che riteneva assurdo che un servizio fosse offerte in quelle condizioni, gli è stato irresponsabilmente risposto che doveva accontentarsi dal momento che si trattava di un servizio pubblico. (Precisazione: non è stata pronunciata da un educatore/educatrice nè ausiliario)

Ci sono altri particolari e forse la lettera stessa partita verso l'assessorato di cui anche gli altri genitori dovrebbero essere a conoscenza.
Aggiungo cosa ho appreso in seguito:
I lavori di cui sopra erano iniziati in agosto. Ma lavori di che? Rimozione amianto. Cosa da rabbrividire perché come molti sanno l'amianto se non si libera nell'aria non fa male. Alcuni genitori avevano osservato che magari era il caso di lavare (a spese dei genitori) le tende dal momento che potevano contenere polveri. Nulla le tende sono rimaste al loro posto.
L'amianto è una brutta bestia, per prenderti il tumore basta una fibra e lo scopri dopo 40 anni.

In questi casi è l'assessorato del comune che segue i lavori, i genitori che fanno domande e risposte che non arrivano.

Nella nostra zona c'è un coordinamento di genitori che chiede a gran voce la ristrutturazione delle scuole che vivono situazioni di fatiscenza: http://www.genitori-icdo.org/
Lunedì 31 gennaio 2011 alle 17:30 davanti a Palazzo Marino  sarà inscenata una crepa umana.

Il volantino che annuncia il presidio:

domenica 2 gennaio 2011

Raccolta proposte iniziative didattiche



Il principio fondamentale deve essere la libertà dell’allievo, poiché solo la libertà consente uno sviluppo di manifestazioni spontanee, già presenti nella natura del bambino. Il bambino deve capire la differenza fra bene e male e compito dell’insegnante è che il bambino non confonda essere buono con l’immobilità e il male con l’attività. L’intento deve essere quello di creare una disciplina per l’attività, il lavoro, il bene, non per l’immobilità, la passività, l’obbedienza. La disciplina deve emergere a partire dalla libertà; noi non consideriamo disciplinato un individuo reso silenzioso come un muto ed immobile come un paralitico: se è così egli è un individuo annichilito, non disciplinato. Noi crediamo che un individuo disciplinato è padrone di se stesso e capace di regolarsi da solo quando sarà necessario seguire delle regole di vita. Non possiamo conoscere le conseguenze che avrà l’aver soffocato l’azione al momento in cui il bambino sta appena cominciando ad essere attivo: forse gli soffochiamo la vita stessa. L’umanità si mostra in tutto il suo splendore durante l’età infantile come il sole si mostra all’alba ed il fiore nel momento in cui dispiega i suoi petali: e noi dobbiamo rispettare religiosamente, con riverenza, queste prime indicazioni di personalità.
[Da
Il metodo Montessori - 1912]


Rif: http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Montessori.html


Cosa faremo noi rappresentanti di istituto?
In attesa della nomina e di una comunicazione ufficiale che tarda ad arrivare pensavo quali potessero essere le azioni più efficaci che un genitore può fare nel ruolo di rappresentante di istituto. L'accesso ai bilanci, il controllo delle voci di spesa, l'edilizia scolastica per capire come sono spesi i soldi pubblici nelle scuole frequentate dai nostri figli. Pretendere la riparazione di un soffitto, di una mattonella rotta di un bagno che funzioni di un ambiente non nocivo, è sicuramente importante e necessario. Ma ricorderanno questo i nostri figli? Saranno le mattonelle rotte che influenzeranno l'educazione dei nostri figli? Come imparano i nostri figli?
Sono gli educatori i soggetti più importanti. La loro presenza e attenzione ritengo siano le cose più importanti. Nelle assemblee di classe ci è stato detto che a fine dicembre 2010 ci sarebbero stati nuovi arrivi. Speriamo bene, speriamo che arrivi la ventata di nuovi educatori che venga a dare man forte agli educatori già presenti. Il comune ha annunciato di aver assunto 165 educatori: http://infanziaragusa.blogspot.com/2011/01/il-comune-di-milano-assume-165.html

Insomma ritengo che più importante di tutto siano gli educatori, la qualità della loro presenza e la qualità delle attività in cui i nostri figli sono coinvolti.
Parto dalla convinzione che senza ricorrere a ingenti somme, addirittura a costo zero ma con tanta passione e volontà di genitori ed educatori, sia possibile intraprendere percorsi educativi efficaci.

Come potrebbe avvenire? Potrebbe avvenire raccogliendo le idee e comunicandole.
Alcune proposte:

- L'utilizzo di youtube, per i vari momenti aiuterebbe a trovare spunti. Per una canzone in lingua Inglese, potrebbe aiutare molto la disponibilità di un filmato in lingua originale.


Facciamo un passo indietro. Siamo a Milano la città italiana tecnologicamente più all'avanguardia (?). Le scuole dei nostri bimbi hanno un accesso ad internet a disposizione degli educatori ed educatrici?

Mandate qui al blog le vostre proposte o al mio indirizzo e-mail e auguri di buon 2011.

Grazie

Aggiungo link segnalato da Luca: http://www.chiedoasilo.it/

sabato 1 gennaio 2011

Il comune di MIlano assume 165 educatrici



Il link all'articolo: Assunte 165 educatrici. Rilanciato fondo anticrisi
è del 29 dicembre 2010.

Finalmente quello che ci era stato preannunciato. L'articolo non sottolinea tutti i settori di intervento e pone risalto al giusto aumento degli insegnanti di sostegno e ai buoni scuola, il cui bando è riaperto.

"... e persone e famiglie riceveranno un contributo fino a un massimo di 5mila... euro per coprire le spese che non riescono più a mantenere, tra le quali le rette dei nidi e per i servizi diurni riguardanti minori, anziani e disabili, i contributi per le mense scolastiche, le tasse scolastiche o universitarie, l’affitto, il mutuo, le spese mediche e gli abbonamenti ai trasporti."

Tra le tante belle iniziative ci scappa sempre 'la nota stonata' si parla di buoni rimborsi fino a 5000 euro. Il dubbio sorge spontaneo: chi paga 5000 euro per rette dei nidi? E cosa c'entrano gli anziani con il diritto allo studio?

Buon 2011